Abbiamo conosciuto Alessandro Mercadanti, parmigiano-doc di 33 anni, all’evento #impresapossibile di CNA Parma a cui abbiamo partecipato come speaker. Ascoltando la sua storia non abbiamo potuto che pensare a lui come al primo Artigiano del mese di LocalJob.
Alessandro insegna saldatura e ciclomeccanica, costruisce e ripara biciclette, fa il fabbro a domicilio… insomma, fa mille cose diverse ma soprattutto è appassionatissimo del suo lavoro. Due anni fa ha deciso di abbandonare l’automobile e di utilizzare solo la bicicletta come mezzo di trasporto. Lo ha fatto per risparmiare, per spirito ecologico e per tenersi in forma. Da quel momento è nata la sua nuova professione, il ciclofabbro, e il suo progetto Cargo BagAj.
Cargo Bagaj è fra i professionisti qualificati LocalJob e lo potete ovviamente trovare nella nostra app. Ma scopriamo ora qualcosa di più su di lui con questa piccola intervista.
Come hai intrapreso questa professione?
Ho lavorato per 18 anni come fabbro dipendente. Quando ho cominciato ad utilizzare solo la bicicletta me ne sono costruito una particolare, con un grande cassone nella parte anteriore, per andare a fare la spesa. Pubblicizzando un po’ la mia bicicletta su internet ho cominciato a ricevere diverse commissioni per crearne di nuove. Dato che il mio datore di lavoro non mi dava molto spazio nei tempi morti per poter costruire le biciclette ho deciso di intraprendere una nuova strada. Sono diventato un artigiano indipendente e ora faccio il fabbro a domicilio. Mi sposto per Parma con la mia strana bicicletta in cui metto tutti i miei attrezzi del mestiere.
Qual è l’aspetto più difficile del tuo lavoro? E quello invece che ti dà più soddisfazioni?
Questo tipo ti lavoro è scelto da pochissimi giovani, bisogna mettersi in gioco e conoscere strumenti e metodologie di lavoro di una volta, rispolverando vecchi mestieri e metodi. Ho appena finito di sistemare una saracinesca, ormai non si riparano più, la gente tende a sostituirle e basta.
La soddisfazione più grande è la possibilità di gestire il mio tempo. Il mio mezzo di trasporto non mi consente spostamenti rapidissimi, ma quando i clienti sono disposti ad aspettare per avere il mio servizio capisco di offrire qualcosa di nuovo e differente. Nessun artigiano è uguale all’altro, i nostri lavori sono unici e questo è parte del nostro fascino senza tempo.
Quali sono i tipi di lavoro più richiesti?
Mi vengono richieste molto spesso riparazioni di serrature, tapparelle, serrande e saracinesche. Inoltre ricevo moltissime richieste di creazione e di riparazione di biciclette; queste ultime però tendo a girarle ad altri biciclettai.
Cosa ti rende diverso dagli altri artigiani in questo campo?
Beh, il mio personaggio non rappresenta di certo l’immagine dell’artigiano tradizionale. Il fabbro in bici ha qualcosa di antico, una sorta di romanticismo per il lavoro di una volta.
Come dicevo prima, il mio metodo di lavoro è molto apprezzato: un cliente di Tabiano (nel preappennino parmense) pur di ricevere il mio servizio è stato disposto a venirmi a prendere in macchina e a portarmi da lui. Una frase che mi piace molto e che sento che mi rappresenta è “accomodare piuttosto che sostituire”.
Pensi che questa professione stia scomparendo? Se sì, qual è il tuo consiglio?
Si, la professione sta decisamente scomparendo e ci sono pochissimi giovani. Il mio consiglio è quello di pubblicizzarsi il più possibile, dato che la pubblicità è fondamentale. Se non fai conoscere alle persone quello che sai fare avrai solo soddisfazioni personali, non lavorative. Bisogna condividere il più possibile, far sapere che oggi è ancora possibile continuare a valorizzare questi mestieri.
Tu hai scelto di appoggiarti a LocalJob, pensi che anche altri mestieri, antichi come il tuo, possano trovare un alleato nella tecnologia?
Strumenti tecnologici come LocalJob hanno potenzialità magnifiche: questa nuova tecnologia permette finalmente di valorizzare i lavori ben fatti. Fino a qualche anno fa il mio mestiere era limitato, proprio perché non c’era la possibilità di promuoversi così facilmente. Cinque anni fa non avevo il computer e non mi conosceva nessuno, a parte una piccola rete di amici. Ora, grazie a internet, conoscono i miei lavori in tutta Parma e ricevo richieste di nuove biciclette da tutta Italia.
Come immagini il futuro della tua professione?
Mi vedo sicuramente con la barba più lunga. Mi piacerebbe inserire tutte le mie passioni all’interno di un locale, in cui le persone possano capire come lavoro, possano vedere i mobili fatti da me, sedersi sulle mie sedie e mangiare qualcosa di vegano cucinato da me (un’altra delle mie grandi passioni).
Infine, per quanto riguarda il mio prossimo futuro, a fine mese partirò con un nuovo progetto cicloturistico chiamato “CicloTOUR Bagaj”.
Ciao LocalJob, a presto!