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Un tramonto e nuovi albori

Dopo decine di momenti di indecisione e di rimandi continui questo momento doveva arrivare: il 31 ottobre 2019 abbiamo deciso, a malincuore, di chiudere LocalJob.

Il progetto è nato tra i banchi universitari dell’Alma Mater Studiorum di Bologna nell’autunno del 2012, sotto il corso magistrale in Scienze di Internet, dall’idea di Luca Cavina, Mariagrazia Cinti, Alessandro Di Teodoro, Andrea Lugli e Riccardo Russo.

Da quell’autunno sono successe fin troppe cose: la vincita della borsa di studio della fondazione Prospera; l’ingresso nell’incubatore imolese Innovami; l’arrivo in società del nostro business angel Gian Anestis Avraam; il percorso di accelerazione di TIM #WCAP , la citazione di Wired tra le 100 startup più promettenti e l’opportunità di accedere a H-Farm e a Unipol Ideas (tutto ciò oltre all’aver superato svariati esami universitari portando avanti l’implementazione e lo studio di LocalJob).

In quello stesso periodo abbiamo anche affrontato i nostri primi pericoli: investitori millantatori, soci tossici, fornitori ladri. Abbiamo vinto la nostra prima causa legale e abbiamo conosciuto la leggerezza di una compagine sociale ridotta e libera da ostacoli.

Nel 2015 siamo letteralmente volati in Sud America, dove abbiamo avuto occasione di crescere professionalmente e umanamente grazie a Startup Chile e ad altre startup provenienti da tutto il mondo. Al nostro ritorno abbiamo dato l’addio al percorso di TIM Ventures e abbracciato il supporto ricevuto da Invitalia, l’agenzia nazionale per lo sviluppo di impresa, che con due round di investimenti, cui se ne è aggiunto un terzo della regione Emilia-Romagna, ci ha permesso di costruire le nostre fondamenta. Abbiamo allargato i nostri orizzonti immergendoci nella Silicon Valley, grazie al programma TVLPx e conosciuto talenti e opportunità grazie alle varie edizioni di SMAU, della Fiera delle Startup, del Web Marketing Festival e del premio Amazon e The Hive.

Dopo quasi 6 anni, lunghissimi, non eravamo più LocalJob ma eravamo diventati SocialCities: una software house e un’agenzia di strategia digitale che serve un centinaio di clienti in tutta Italia, e alcuni nel mondo.

Oggi siamo 15 persone, 15 professionisti, 15 amici. Massimiliano, il nostro primo commerciale, Sara, la pietra miliare del team marketing, Lisa, Annalisa, Francesco, Federica, Mirco, Riccardo, Diego e Stefania. E ovviamente io (Andrea), Luca, Riccardo, Mariagrazia e Gian Anestis.

La nostra sfida è diventata quella di offrire il miglior servizio digitale possibile ai clienti, grazie alla nostra esperienza di startup innovativa prima e PMI innovativa poi. Lo facciamo con passione e con qualche capello bianco in più ottenuto in un viaggio che è durato 6 anni.

Dal profondo del cuore, ringraziamo tutti gli utenti che ci hanno seguito e hanno dato fiducia a questo progetto. Grazie a tutte le persone che hanno investito pochi euro nel crowdfunding su Starteed che, negli anni, sono diventati il fuoco che ha alimentato la nostra crescita.

Questo però non è un addio. Continueremo il nostro viaggio verso nuove destinazioni digitali. Se volete seguirci, ci trovate su www.socialcities.it e sul nostro Instagram e, se vorrete, vi aspetteremo a Imola per bere assieme un caffè, raccontarvi dei vecchi tempi e dei nuovi sogni.

A presto!

Andrea Lugli, Luca Cavina
SocialCities s.r.l.


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Data Scientist: il futuro della statistica

Negli ultimi anni molti lavori si sono “modificati”, ovvero, il mercato ha mutato le loro dinamiche in base alle necessità, portandoli verso nuove frontiere.
E’ il caso degli statisti, che se prima dovevano esercitare la loro professione ad un livello più generale e teorico, oggi sono specializzati in campi ben precisi e il Data Scientist fa parte di questi.

Perché è un lavoro del futuro? 

Pensiamo alla mole di dati con cui abbiamo a che fare ogni giorno, in un mondo dove le informazioni sono tante e le risorse sono poche. I dati sono ovunque: online, in posta, in banca, al supermercato, tutte le scelte che facciamo diventano dati, dal post che abbiamo deciso di pubblicare su facebook all’e-mail che abbiamo inviato prima di andare a dormire. I dati aumentano con l’avanzare della tecnologia, ma la vera domanda è: cosa farsene di tutte queste informazioni?

lavoro-futuro-data-scientistUn lavoro dinamico:

Il Data Scientist raccoglie informazioni rilevanti attraverso i big data in maniera efficiente, e le elabora efficacemente in modo da renderle utili, aiutando l’azienda ad espandere il proprio business. A richiedere questo tipo di professione sono soprattutto le aziende grosse che hanno a che fare con un numero immenso di dati ogni giorno (si parla di miliardi di informazioni raccolte in tempo reale), e necessitano appunto di una figura che possa ottimizzare le risorse disponibili. Il Data Scientist deve quindi estrapolare le informazioni utili all’azienda attraverso un procedimento chiamato data mining.

Carriera e opportunità:

Se prima questa figura professionale lavorava in un ambito più “generico”, oggi deve specializzarsi per poter fare carriera, ma soprattutto deve saper utilizzare gli strumenti tecnologici e i software che permettono di raggruppare e analizzare i big data. Gli ambiti a richiedere sempre di più questo lavoro sono: quello finanziario, dell’e-commerce, assicurativo e del marketing, ma che si diffonde sempre di più anche nel mondo della logistica, dei trasporti, bancario, sanitario e scientifico.

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Cancelli e porte intelligenti: automazione e comodità

Negli ultimi anni grazie allo smartphone è diventato possibile gestire qualsiasi cosa da remoto, cancelli e portoni compresi. Già, non stiamo parlando dei classici cancelli che si aprono tramite un telecomando, ma di tutti quei dispositivi che ci permettono di controllare a distanza gli ingressi in casa nostra e di accedervi attraverso mezzi sempre più tecnologici.

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Lavori da sogno: il sommelier

L’universo enologico è in costante e rapida evoluzione: il mondo del vino genera un crescente interesse in un pubblico sempre più ampio, generando una notevole richiesta di figure professionali quali i sommelier.