Restiamo nella bellissima Trieste anche questo mese, infatti dopo l’intervista al personal trainer Riccardo Dalpretto, l’artigiano del mese di dicembre si chiama Riccardo Priore.
La sua azienda Priore Riccardo Servizio Termotecnico Srl è stata una delle prime in Italia ad adottare il POS mobile come metodo di pagamento.
Per sapere qualche cosa in più, l’ha intervistato per noi Pamela Rabaccio, dell’associazione Alexia Project e responsabile del team Localjob – AlpeAdria.
Ciao Riccardo, ci presenti la tua azienda?
Ciao a tutti ! La mia azienda si occupa della manutenzione delle caldaie e dei condizionatori, sia quelli delle nostre case che industriali. Abbiamo il centro assistenza post vendita di marchi molto importanti (tra cui Samsung, Panasonic, LG e Siemens), in totale gestiamo circa 20 case produttrici. Facciamo assistenza sia in garanzia che fuori garanzia.
Sei molto sensibile alle necessità dei tuoi clienti e siete stati tra i primi a livello nazionale ad introdurre l’utilizzo del POS mobile, cosa ti ha spinto ad adottarlo?
In effetti abbiamo introdotto il POS già prima che la legge lo imponesse, i motivi principali sono due:
In primis per venire incontro alle esigenze dei nostri clienti, riceviamo continuamente delle richieste da parte dei clienti che, di fronte alla necessità di un pagamento o di una spesa imprevista, ci chiedevano un metodo alternativo al contante.Poi un ulteriore motivo, non secondario, è stato anche per agevolare i miei tecnici. Poter incassare con il bancomat toglie la problematica del resto o di dover maneggiare il contante.
Quindi un beneficio che consiglieresti anche ai tuoi colleghi?
Si, sicuramente, se gestito in maniera correttta, il POS da sicuramente molti vantaggi.
Oltre ad essere molto attivo sui social network (qui la pagina Facebook della sua azienda), lo sei sopratutto nel sociale, ci racconti cosa fai quando non lavori?
Oltre alla mia attività imprenditoriale sono insegnante, insegno all’istituto nautico di Trieste, e svolgo l’attività di Clown Dottore presso i reparti infantili delle strutture ospedaliere triestine.