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Cosa sappiamo della nuova “Tassa sugli ascensori”?

Secondo Confedilizia ed il suo presidente Giorgio Spaziani Testa, la direttiva 2014/33/Ue conterrebbe al suo interno una nuova “Tassa sugli ascensori”, che non solo eliminerebbe i vantaggi dovuti all’annullamento della Tasi sulla prima casa, ma potrebbe addirittura superarne i costi. Cosa sappiamo di questa “nuova” tassa?

In realtà la direttiva 2014/33/Ue non è la responsabile di questa “Tassa sugli ascensori”. Quest’ultima infatti, sarebbe dovuta alla recezione del regolamento europeo del 1995 contenuto all’interno del D.p.r. proposto dal MISE (Ministero dello sviluppo economico), in attesa di conferma da parte del Consiglio dei ministri.

Il punto comunque è lo stesso

Questo nuovo decreto, che dovrebbe essere accettato dal Cdm entro il 19 Aprile 2016, conterrebbe al suo interno tra le altre cose, anche una nuova “Tassa sugli ascensori”, il cui importo, secondo Confedilizia, sarebbe più alto della Tasi.

Dopo le smentite del MISE in un botta e risposta tra le parti. Confedilizia continua ad affermare che la nuova “Tassa sugli ascensori 2016” prevederà:

  • Il controllo di tutti gli ascensori istallati prima del 1999, non conformi alle normative europee sulla sicurezza degli impianti.
  • L’imposizione di una verifica straordinaria degli ascensori esistenti, attribuendo ai soggetti verificatori la facoltà di prescrivere una serie di costosi interventi a carico dei proprietari di casa.

Confedilizia ribadisce che tutto questo non è previsto dalla normativa europea e che, ad oggi, esiste già una legge italiana che prevede obblighi e verifiche in materia di sicurezza:

  • Ogni 6 mesi: Un tecnico abilitato sottopone il macchinario a manutenzione, verificandone tutti componenti principali.
  • Ogni 2 anni: L’Asl e l’Arpa – o un organismo autorizzato dal MISE – per legge, sottopongono i macchinari ad un’accurata verifica.
  • Sono già previste verifiche straordinarie in caso di: una verifica periodica negativa, la rilevazione di un problema, un incidente o delle modifiche nella costruzione.

Per tutti questi motivi, Giorgio Spaziani Testa, ha lanciato un appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, chiedendo di non imporre alle famiglie italiane una tassa del tutto inutile, che annullerebbe gli effetti dell’abolizione della Tasi sulla prima casa, imponendo ai cittadini il pagamento di un costo probabilmente superiore.

La questione ad oggi – come troppo spesso avviene in questi casi – non risulta del tutto chiara.

Aspettiamo e speriamo in ulteriori delucidazioni