Aumentano gli investimenti delle imprese italiani per l’innovazione: la tecnologia e il digitale sono sempre più riconosciuti come alleati per lo sviluppo del business, come confermano le ricerche.
Come si fa a sopravvivere, ma soprattutto a essere competitivi sui mercati di questo terzo millennio? Le imprese italiane, soprattutto quelle di dimensione piccola o media che hanno sofferto maggiormente la crisi, sembrano aver trovato alcune risposte a queste domande vitali puntando in modo più deciso sull’innovazione, come dimostrano sia i dati finanziari che alcune ricerche sul tema.
Le Pmi studiano come essere competitivi
Partiamo subito dai dati: secondo un’indagine di Danea, gruppo leader nazionale per fatturazione elettronica e sistemi gestionali, nel nostro Paese ci sono circa 4 milioni e 350 mila imprese che rientrano nella definizione di PMI, con forte predominanza di quelle composte da meno di 10 addetti (quasi il 99 per cento del totale). Per la maggioranza di queste, il problema maggiore è la sopravvivenza, e i numeri parlano da soli: in media, oltre il 20 per cento non supera il terzo anno di vita e il 40 per cento non raggiungerà i cinque anni, a causa di fattori ambientali, congiunturali e non solo.
Tecnologie e software per il business
L’analisi delle caratteristiche degli imprenditori di successo ha messo in risalto l’importanza che, per gestire un’impresa, riveste proprio la tecnologia: ad esempio, se mediamente un’impresa italiana ha il 92,2 per cento di possibilità di superare il suo primo anno di vita, coloro che utilizzano un software per la gestione magazzino come Easyfatt aumentano le proprie chance fino al 99,6 per cento, con risultati in crescita col proseguire del tempo. La spiegazione è piuttosto semplice: la tecnologia consente di controllare e amministrare le proprie finanze in maniera strategica, senza azzerare gli investimenti o accumulare liquidità improduttiva.
Il successo passa dalle strategie
Anche un altro sondaggio, commissionato da Ricoh, mette in relazione tecnologia e lavoro: in questo caso, la compagnia specializzata nel printing ha chiesto a migliaia di imprenditori europei quali fossero i individua i punti chiave per il successo del business. La risposta comune è stata la fiducia nell’innovazione, ritenuta una chiave per crescere in competitività; in termini numerici, a livello italiano c’è una percentuale del 90 per cento di manager che ha dichiarato di aver messo già in atto strategie che puntino ad acquisire maggior agilità, mentre il 76 per cento ha attivato esperimenti nel campo dell’automazione e il 72 per cento ha puntato su data analytics.
Salgono gli investimenti tecnologici
Queste tendenze emergono anche dalla lettura degli investimenti finanziari effettuati nel nostro Paese: l’ultima indagine condotta da Osservatori Digital Transformation Academy e Startup Intelligence ha per l’appunto messo in luce come il budget per soluzioni ICT sia in forte ascesa in Italia, con un tasso di crescita vicino al 2 per cento per oltre un’impresa su tre nel corso di quest’anno, a cui si accompagna un’allocazione di risorse pari al 66 per cento per l’innovazione.
Segno più per tutte le soluzioni innovative
Interessante anche la suddivisione della spesa in tecnologia: al primo posto per le aziende italiane ci sono le soluzioni di Big Data e Analytics, che attraggono il 43 per cento delle attenzioni; seguono con il 34 per cento gli strumenti per la digitalizzazione e la dematerializzazione, mentre al terzo posto troviamo con il 29 per cento consolidamento applicativo ed ERP, che staccano di appena un punto percentuale la spesa per security e compliance.