La burocrazia a volte può far paura. Per questo motivo il nostro esperto ci ha illustrato i 5, indispensabili, consigli che un professionista deve seguire.
Far partire la propria attività imprenditoriale regala, indubbiamente, incredibili soddisfazioni dal punto di vista personale, professionale ed economico ma richiede, anche, molto impegno e sacrificio. L’imprenditore, infatti, si scontra quotidianamente con grandi e piccole difficoltà e, spesso, si trova in preda al panico perso tra le mille vicissitudini e scadenze che la burocrazia richiede. Il nostro esperto ci ha fornito 5, semplici, suggerimenti che un professionista deve seguire per gestire, al meglio, la sua impresa.
1) La scelta del commercialista
Scegliere il commercialista è il primo passo per qualsiasi attività imprenditoriale. E’ opinione comune che il commercialista serva, esclusivamente, a gestire la contabilità e la relativa dichiarazione dei redditi ma, a pensarci bene, non è l’unico compito che egli deve assolvere. Il commercialista è prima di tutto un consulente e come tale è chiamato a supportare il professionista nelle scelte strategiche che si affrontano quotidianamente. Ci sono degli indicatori che aiutano a comprendere se il commercialista sia effettivamente capace e possa, veramente, essere un valore aggiunto per noi e per la nostra attività imprenditoriale?
Capirlo è semplicissimo, basta porgli 5 domande chiave:
a) Dal punto di vista economico la mia azienda è in salute?
b) Su quali strategie di crescita devo puntare?
c) A cosa posso rinunciare?
d) I miei obbiettivi sono raggiungibili?
e) Cosa posso fare per migliorare ancora di più la mia attività?
2) Rimanere “connessi”
Non dobbiamo lasciarci ingannare dalla parola. Connettersi significa rimanere informati, essere aggiornati, non perdere neanche una notizia potenzialmente rilevante per il nostro business. Immaginate se un professionista che ha avviato da poco la sua impresa non è aggiornato sull’ uscita di una nuovo decreto legge o su una nuova normativa. Il consiglio, quindi, è quello di strutturare dei canali, anche automatizzati, di accesso alle notizie che riteniamo più importanti per il nostro business. Siti come camere di commercio, gazzetta ufficiale, Invitalia sono certamente delle fonti utili per chi vuole fare impresa.
3) Verba volant, scripta manent
Sembra banale ma non lo è: stipulare SEMPRE accordi scritti e non verbali. Per evitare di incorrere in problemi sia burocratici che legali il consiglio più antico, e meno seguito, è quello di redigere, sempre, un contratto con l’aiuto di un legale.
4) Partita Iva agevolata
La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto importanti novità in materia di partita IVA agevolata. Chi intende aprire una partita IVA per l’avvio di una nuova attività nel 2016 può usufruire del cosiddetto regime forfettario startup. Cos’è e come funziona?
Il regime forfettario startup prevede una tassazione agevolata per effetto della quale l’imposta sostitutiva sul reddito forfettario è pari al 5% per i primi 5 anni, oltre i quali la tassazione passa al 15%. I contribuenti già titolari di partita IVA che decidono di aderire al forfettario (provenendo dal vecchio regime dei minimi ovvero dal regime ordinario) subiscono una tassazione sul reddito forfettizzato con aliquota subito pari al 15%.
5) Verificare, sempre
Qualsiasi sia il percorso burocratico da seguire è indispensabile verificare di non aver commesso errori. Il rischio di incorrere in sanzioni è dietro l’angolo e, spesso, lo si scopre solo dopo molto tempo. Per questo motivo è consigliabile verificare, sempre, di aver rispettato scadenze e iter burocratico.