In un momento di crisi come questo comprare casa non è una scelta facile. Per non correre rischi, abbiamo chiesto qualche consiglio a due affermati consulenti immobiliari di una nota agenzia bolognese.
Roberto Troncone e Marco Guarino ormai da qualche anno si occupano della compravendita immobiliare per conto della nota agenzia bolognese KapitalRE. Abbiamo avuto il piacere di incontrarli e scambiare due chiacchiere con loro.
Com’è lavorare a Bologna nell’ “era della crisi”? E quanto questo influisce sulla vostra attività?
Marco: Bologna, dal punto di vista degli investimenti, offre tante opportunità. In particolar modo nel centro storico dove, grazie all’affluenza di studenti e fuori sede, la situazione rimane stabile. I prezzi degli immobili cambiano in base al prezzo del mercato. Quindi la crisi influisce sì, ma relativamente.
Roberto: Parto dal presupposto che ho iniziato l’esperienza come consulente immobiliare nel 2011 presso Taranto, la mia città natale. In quell’anno il mercato immobiliare era in forte ribasso, e le compravendite erano davvero minime per via della scarsa disponibilità delle persone verso questo tipo d’investimento. Una volta a Bologna tutto mi è sembrato più semplice, nonostante la crisi avesse colpito anche le grandi città. Quindi, personalmente posso dire che, avendo avuto un inizio “difficile”, le cose non potevano che migliorare. Ovviamente il miglioramento non è stato automatico, una volta qui ho mantenuto alta la concentrazione e ho lavorato sodo per raggiungere gli obbiettivi prefissati. A distanza di qualche anno dal mio trasferimento, posso ritenermi soddisfatto di aver scelto questa “piazza” e fortunato di lavorare nella parte storica della città. Al di là della crisi, il centro storico è una zona sempre molto ambita per la sicurezza dell’investimento; sia per una futura locazione, sia per chi volesse vivere al centro dei servizi offerti dalla città.
Quali sono i problemi che riscontrate di più facendo il vostro lavoro?
Marco: La cosa che mi riesce più difficile è spiegare ai potenziali venditori che i prezzi si sono drasticamente abbassati. Non è facile convincere un cliente che ha speso una somma cospicua in passato, a dover vendere il suo appartamento ad un prezzo, a volte, nettamente inferiore.
Roberto: Il compito di un mediatore è quello di mettere in relazione le due parti della compravendita. Il problema che ho riscontrato maggiormente, soprattutto nel centro storico della citta, è la ricerca dell’immobile da proporre per la vendita. Fortunatamente viviamo nell’era di internet, un mezzo che facilita di molto il procacciamento dell’oggetto in questione, permettendomi di contattare i venditori per supportarli nel processo di vendita. Usare solo il passaparola e il telemarketing, al giorno d’oggi, non è più sufficiente.
A cosa dovrebbe prestare più attenzione una persona che intende acquistare un appartamento al giorno d’oggi? Cosa invece secondo voi è sopravvalutato?
Marco: L’offerta di immobili, al momento, è molto più alta della domanda. Bisogna valutare bene il prezzo e prestare molta attenzione alla burocrazia facendosi seguire da un professionista. Bisogna sempre verificare la regolarità a livello catastale e urbanistico. Nel lungo periodo questi dettagli possono fare la differenza.
Roberto: Una persona che intende acquistare un appartamento oggi dovrebbe:
- In caso di mutuo effettuare una consulenza, in modo da avere le idee chiare sulla cifra massima da investire.
- Individuare con esattezza la zona e la tipologia dell’immobile
- Una volta individuato l’immobile, recarsi in agenzia per prendere visione della documentazione, verificarne la “storia”, controllare lo stato del rogito e le sue particolari clausole, ecc.
- Una volta accettata l’offerta da parte del venditore, recarsi dal proprio notaio per sottoporgli la documentazione ed aver gli elementi necessari per effettuare il rogito.
Le normative per la casa, in continua evoluzione, quanto influiscono sul mercato immobiliare?
Marco: Questo è un problema che appartiene più al mercato delle locazioni che a quello delle vendite. Ma in ogni caso, per l’aspetto normativo, bisogna sempre tenersi aggiornati. Noi lo facciamo seguendo corsi con avvocati, commercialisti o esperti di vario genere, ogniqualvolta avviene un cambiamento di questo tipo.
Roberto: Le normative per la casa, in continua evoluzione, influiscono fortemente sul mercato immobiliare. Negli ultimi anni, per esempio, lo Stato ha preso importanti iniziative a favore degli acquirenti – vedi imposta agevolata sulla prima casa – incentivando la compravendita.
Quanto influisce il web sulla vostra attività lavorativa? E cosa si potrebbe fare di più per migliorare la comunicazione online?
Marco: Il web ad oggi è lo strumento principale per essere “aggressivi” sul mercato e massimizzare i profitti. I portali immobiliari sono essenziali nel settore, loro lo sanno e di conseguenza mantengono alti i prezzi. In questi portali, gli annunci pubblicati da privato sono gratuiti, mentre quelli pubblicati da professionisti sono a pagamento. Per migliorare la comunicazione credo sia importante pubblicare il maggior numero di foto e dettagli possibili, e prendere in gestione solo immobili al giusto prezzo.
Roberto: Ormai da anni la nostra struttura monitora le modalità d’acquisto da parte dei clienti: abbiamo riscontrato che la maggioranza dei nostri acquirenti viene procacciata tramite pubblicità online. Nel corso degli anni quindi, si è preferito investire sempre meno nei volantini fino alla loro eliminazione totale, dando maggiore spazio agli investimenti sul web. Ormai si può considerare lo strumento migliore per questo tipo di attività.