I Pagamenti Online sono stati il focus dell’ultimo NetcommConnect, che ha inaugurato la serie di incontri del 2016, organizzati dal Consorzio Netcomm con il supporto di Showroomprive.com, per approfondire alcuni dei temi più rilevanti nel settore dell’eCommerce e del Digital Business.
Il 2016 in Italia sarà l’anno del cambiamento? Sono molti i tentativi normativi del Governo per agevolare l’utilizzo dei sistemi elettronici anche nei micropagamenti. LocalJob offre da sempre delle tecnologie trasparenti, economiche e semplici per gestire il rapporto dei nostri professionisti con i loro clienti.
“I pagamenti sono l’elemento chiave del commercio elettronico, in particolare in Italia, dove ancora la paura e l’incertezza da parte dei consumatori al momento del pagamento sono elevate” afferma Roberto Liscia, Presidente di Netcomm
“Oggi abbiamo appreso dagli operatori che il settore si sta evolvendo rapidamente. Sono nati, infatti, nuovi strumenti e servizi. Al pagamento si sono associate le carte fedeltà, i servizi di marketing. Inoltre, l’analisi dei big data e la possibilità di conoscere il comportamento degli utenti permettono in maniera preventiva di impedire delle frodi, aumentando la sicurezza.”
“Il pagamento ha però aumentato la sua complessità, perché i compratori usano sistemi digitali molto diversi tra loro, passando dalle carte di credito, all’home banking, alle carte di debito.”
“Una delle domande che il mercato si sta ponendo in questo momento è come aumentare l’accessibilità, la facilità di utilizzo da parte degli utenti, che necessitano di strumenti semplici, usabili e sicuri per aumentare l’interazione e la commercializzazione dei prodotti online.”
“La carta di credito continua a essere il metodo di pagamento più utilizzato online, però ci sono anche nuovi servizi, come per esempio PayPal, che si stanno affermando e che sicuramente cresceranno in futuro per sviluppare il business in altri mercati europei.”
“Infine, è di primaria importanza per noi concentrarsi sul consumatore, sul suo mondo, andare incontro alle sue esigenze. Oggi la sua modalità di interazione è fortemente digitale, utilizza servizi di Apple, Google, strumenti come PayPal e preferisce non essere intermediato dalle banche ma agire in prima persona per l’attivazione di servizi.”