Imprenditorialità, è questa una delle parole più in voga in questo periodo. Spesso, però, fa rima con difficoltà. Per agevolare lo sviluppo di imprese, soprattutto giovanili, è stata introdotta, nel recente passato, una “differente” modalità di costituire una società: la Srl semplificata.
La Srl semplificata non è una novità assoluta ma con il Decreto Lavoro 2013 è stata modificata, ed ampliata, la normativa riferita a chi desidera aprire una società in modo semplice, economico e soprattutto in tempi brevi.
Di cosa si tratta e come funziona
L’atto costitutivo deve essere redatto per atto pubblico e contenere i dati anagrafici ed i requisiti della società tra cui:
- La denominazione sociale, contenente l’indicazione di società a responsabilità limitata
- Il capitale sociale, che dev’essere compreso fra 1 e 9.999 euro sottoscritto e interamente versato, in denaro, alla data della costituzione
Utile sottolineare che l’atto costitutivo non ha alcun costo. Il notaio, infatti, deputato al deposito dell’atto, entro 20 giorni, presso l’Ufficio del Registro Imprese non richiede alcun onorario né vi sono spese per i diritti di segreteria e di bollo.
E’ obbligatorio, invece, versare:
– l’imposta di registro e di diritto camerale annuale
– la tassa di concessione governativa per la vidimazione dei libri sociali
– le marche da bollo
– diritti di segreteria.
Cos’è, invece, la Srl semplificata Unipersonale?
Si intende con tale dicitura una società, semplificata, con un unico socio. E’ possibile, infatti, costituire tale società a qualsiasi età con capitale sociale minimo di un euro e fino a massimo 10 mila euro (che è invece la quota minima per la Srl tradizionale).
Con la nota n. 164029/2013, il Ministero dello Sviluppo Economico ha espresso parere positivo sulla trasformazione di una Srl Unipersonale in Startup Innovativa.