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Come scegliere il compressore per uso professionale.

Il compressore può essere utilizzato in diversi settori professionali e proprio per questo sono diverse le caratteristiche che contraddistinguono un modello dall’altro. Quindi, è bene saper scegliere il macchinario ad aria che più si avvicina alle nostre esigenze. Non solo per usufruire di prestazioni soddisfacenti, ma anche per evitare di sperperare i propri investimenti in acquisti inutili.


Quale compressore scegliere: i 3 fattori da valutare

Ci sono tre fattori fondamentali che bisogna valutare nella scelta di un compressore per uso professionale. Nello specifico ci riferiamo alla tipologia, alla pressione e alla portata massima esercitabile dallo stesso (due valori strettamente collegati tra loro) e alla capienza del serbatoio (i modelli senza serbatoio sono adatti solo per usi hobbistici).
Parametri che valuteremo nel corso dell’articolo, ma se invece si desiderano ulteriori info sui compressori è possible visitare il sito compressoreclick.com.

Qual è la tipologia di compressore ideale?

La tipologia, naturalmente, va scelta in base al lavoro svolto.
Se operi nel settore edile o meccanico non si può fare a meno che scegliere i compressori più performanti, ovvero quelli a cinghia lubrificati ad olio. A dispetto dei “rivali” coassiali a secco possono essere utilizzati in modo continuativo per più ore e soprattutto sono meno rumorosi.
Se però si ha bisogno di utilizzare il compressore in un centro estetico per la decorazione delle unghie (nail art) o in una clinica dentale, allora la scelta migliore non è più rappresentata dal compressore a cinghia ad olio, ma dai compressori silenziati a secco. Ideali per lavorare in un ambiente chiuso e pubblico, visto che non sono affatto rumorosi e soprattutto non rilasciano nell’aria particelle di olio inquinanti.

Quanto deve essere grande il serbatoio?

Più il serbatoio è grande più aria avremo a disposizione per portare a termine ciò che stiamo facendo (come vedremo nel prossimo paragrafo, questa scelta è strettamente collegata alla pressione e alla portata).
Per usi professionali in ambito edile e meccanico è consigliato non scendere al di sotto dei 100 litri. Tuttavia questo parametro può essere inferiore qualora il compressore non sia usato con continuità e sia solo usato per compiti davvero veloci e non impegnativi. Potremmo ad esempio pensare ad un gommista che può usare un compressore anche solo per gonfiare le gomme delle auto. In tal caso basterebbe anche un macchinario con serbatoio da 24 litri.
Di sicuro però, più sale il livello di professionalità e di utilizzo del macchinario, più dovrà essere grande il serbatoio.

Pressione e portata

Con pressione si intende l’aria che viene incamerata nel serbatoio mentre con portata si intende la quantità di aria erogata. Il primo parametro viene indicato solitamente con l’unità di misura bar, mentre il secondo con l’unità di misura l/min (litri al minuto).
Questi due valori, come scritto in precedenza, sono collegati tra loro, visto che più alto sarà il valore dei bar e maggiore sarà l’aria erogata dal compressore. E in tutto ciò entra in gioco pure la capienza del serbatoio. Infatti, se ad esempio mettiamo a confronto due macchinari dall’identica capienza, l’aria si esaurirà prima nel compressore il cui valore di portata è maggiore.
Quindi, bisogna valutare attentamente questi parametri, soprattutto se si utilizzano gli utensili