Uno dei lavori da sogno è sicuramente l’assaggiatore di cioccolato. Chi è goloso, di sicuro avrà pensato almeno una volta nella vita di candidarsi per questa posizione. Ma di cosa si tratta, nel concreto?
La figura più nota tra gli assaggiatori è sicuramente quella del sommelier. Si tratta di una figura professionale ricercata e apprezzata ormai da moltissimi anni per la sua competenza nel campo enologico, da sempre fiore all’occhiello della produzione italiana e non.
Non stupisce, quindi, l’evoluzione di figure professionali simili; in un contesto di mercato come quello attuale, hanno trovato grande consenso ulteriori posizioni innovative. Di particolare pregio è la professione dell’assaggiatore di formaggi, ma trovano ampio consenso anche quelle dell’olio e del caffè.
Recentemente, alcune tra le più importanti industrie dolciarie hanno aperto posizioni lavorative riservate agli assaggiatori di cioccolato; se qualcuno ha sorriso dell’iniziativa, data la “golosità” della professione, è interessante rilevare come tale carriera sia in costante espansione anche presso ristoranti di pregio e catene della grande distribuzione.
Chi è l’assaggiatore di cioccolato
Il ruolo dell’assaggiatore di cioccolato è ben codificato: è suo compito assaporare i prodotti, degustarli e certificarne in maniera chiara ed obiettiva la qualità.
Ma non è ancora sufficiente: l’assaggiatore di cioccolato deve essere in grado di valutare le proprietà organolettiche del prodotto attraverso una valutazione sensoriale che interessi la consistenza, il colore ed il profumo dell’alimento altre al sapore.
Tra i requisiti necessari per diventare assaggiatori di cioccolato, oltre un palato raffinato, sono richiesti:
- obiettività di giudizio,
- competenza chimica per valutare la composizione del cibo,
- una certa predisposizione ed apertura verso gusti nuovi
- per chi decide di percorrere la professionalità del titolo, una buona conoscenza della lingua inglese.
Ad ogni buon conto, non è possibile improvvisarsi assaggiatori di cioccolato e non basta essere appassionati del genere, ma è necessario seguire una formazione particolare che passa attraverso vari step di competenze.
I corsi per assaggiatori di cioccolato
I corsi predisposti al raggiungimento di competenze specifiche del settore si articolano in più moduli differenti che toccano vari aspetti della professione.
Il primo passa attraverso un percorso di assaggi dell’alimento che consentirà al professionista di distinguere immediatamente tra i vari sapori del cioccolato; il partecipante sarà condotto in un tragitto di valutazione sensoriale del cioccolato con un particolare accento sulla percezione che la sfera cerebrale riesce a dare.
Generalmente il secondo modulo del corso è di natura più tecnica e si articola in lezioni teoriche sulle varie tipologie e caratteristiche del cioccolato.
Il terzo percorso, invece, sarà riservato alla storia dell’alimento, ai processi di lavorazione dalle cabosse alla tavoletta, e a tutte le tecnologie impiegate nella produzione del cioccolato.
Per chi desidera diventare una vera autorità del settore ed avviare una promettente e prestigiosa carriera, esistono vari corsi di specializzazione successiva che consentono di implementare le conoscenze acquisite e si diventare rapidamente dei tutor del settore.
Prospettive della professione
L’attenzione sempre più spasmodica rivolta alla qualità del cibo, all’ecosostenibilità e la ricerca di nuovi sensazioni e gusti, offre ottime prospettive di lavoro a chi desidera intraprendere tale percorso.
Si aprono interessanti collaborazioni non solo nel settore della produzione dolciaria vera e propria, ma anche nel settore dell’ospitalità e di negozi retail ed enoteche.
Il compenso economico, per i profili più prestigiosi, diventa man mano sempre più interessante.