Riprendiamo il nostro viaggio –iniziato la settimana scorsa– alla scoperta dei diversi stili di arredamento e mobilio. Come anticipato, oggi parleremo di due stili che non sono mai stati tanto di tendenza quanto in questo periodo: il Provenzale e lo Shabby Chic. Dopodiché scopriremo qualcosa di più sullo stile Gustaviano. Quali sono i loro punti di forza? Quali i tratti distintivi? Apprezziamoli insieme!
Dalla Francia con eleganza: ecco lo stile Provenzale
Sì, ci siamo decisamente affezionati alle campagne francesi. Anche questa settimana partiamo da qui per parlare di quella che è una derivazione del Decapè: lo stile Provenzale. Entrambi gli stili nascono tra campi rigogliosi e giornate soleggiate, dove il clima mite addolcito dalla vicinanza del mare incontra la natura ancora così libera – in quello che è tipicamente un paesaggio da dipinto. Pensando a tutto ciò viene subito in mente il calore del legno e la delicatezza dei colori pastello – primo tra tutti il color lavanda.
Stiamo parlando di uno stile decisamente romantico, in cui troviamo sia linee sinuose e aggraziate che lavorazioni più articolate (con sagomature, intagli, etc). Le tinte sono esclusivamente pastello: oltre al lilla abbiamo tutte le possibili varianti del bianco (avorio, panna, champagne), del giallo (mimosa, limone, zafferano) del rosa (fiordaliso) o verde (salvia) e blu (carta da zucchero). Queste basi sono spesso intervallate da dettagli di colori vivaci – spesso visibili tramite decapatura. Il materiale principe è ovviamente il legno, debitamente vissuto e invecchiato, ma spesso vi sono elementi in ferro battuto (eventualmente smaltato) e talvolta in pietra.
Credenze, cassapanche, comò in questo stile risplendono in qualunque ambiente, donando immediata eleganza e raffinatezza ad ogni stanza. Complementi irrinunciabili: ampi tendaggi in tessuto naturale (lino o cotone leggero), contenitori in vetro, coccio, vimini o ceramica, il tutto dall’aspetto rigorosamente invecchiato. E sopratutto fiori, recisi da poco o secchi, dappertutto.
Alla scoperta dello stile Shabby Chic
Anche in questo caso non ci allontaniamo di molto, lo stile Shabby Chic non è altro che una derivazione dello dello stile Provenzale, anche se in realtà sembra essere nato altrove, in Gran Bretagna. Questo stile è il paradiso degli amanti dei colori chiari: dal bianco candido al beige, dal grigio chiarissimo all’avorio. Il materiale è ancora una volta, rigorosamente, il legno.
Per capire veramente questo stile dobbiamo però partire dal suo nome: Shabby Chic significa letteralmente “elegante trasandato“, e su un pezzo di mobilio la trasandatezza, o usura, si manifesta nelle sue finiture, più o meno vissute a seconda dei gusti personali. Sono Chabby sia mobili con segni minimi, su bordi e spigoli ad esempio, sia quelli veramente vissuti, come appena recuperati dalla discarica. La vernice scrostata è perfetta per lo scopo, così come lo sono i graffi e le scheggiature sulle superfici – tutti rigorosamente creati ad arte per imitare l’effetto invecchiato di mesi o anni di utilizzo.
Prendete una stanza vuota (magari tappezzata con carta da parati floreale), riempitela di mobili Chabby Chic minimamente abbinati tra loro e otterrete uno spazio piacevole, accogliente e molto scenico. Dato che questo stile nasce per sembrare frugale, in realtà non avrebbe bisogno di altri complementi, ma a voler completare il quadro possono essere aggiunti alcuni particolari. Divani e sedie possono essere arricchiti da cuscini a tinta unita (meglio se con colori a contrasto) oppure a fantasia floreale o con pattern regolari. Le superfici possono essere incorniciate da pizzi e merletti e da accessori in latta o rame (utensili, lanterne, gabbie per uccellini dal sapore retrò), porcellane, conchiglie e qualunque altro materiale di recupero. E infine proprio non possono mancare le candele profumate, distrattamente (e sapientemente) seminate in qua e in là. In questi ultimi anni lo stile Shabby Chic è molto in voga sui canali Youtube delle beauty guru, l’avevate mai notato?
L’arredamento svedese prima di Ikea: lo stile Gustaviano
Continuiamo il nostro viaggio a lunghi balzi tra le nazioni europee, presentandovi uno stile che forse non è noto quanto i precedenti, ma a cui sicuramente dobbiamo molto. Lo stile Gustaviano (o Nordico) nasce sotto il regno di Gustavo III di Svezia (fine 1700) e proprio a questi deve il suo nome. In sintesi il re, dopo aver soggiornato a Versailles, volle esportare l’eleganza parigina nella sua Svezia. Ovviamente lo fece rivisitandola: via inutili fronzoli ed eccessi, sì alla sobrietà tipicamente nordica.
Questo stile è di fatto il genitore dello Chabby Chic, di cui condivide le medesime tonalità chiare, per far risplendere anche gli ambienti più freddi e bui – tipicamente nordici. Il colore prevalente è il bianco, ma non è strano trovare tonalità chiarissime di altri colori pastello (rosa, azzurro, verde). Gli abbellimenti sono minimi e molto semplici, come ad esempio motivi floreali o naturali, in oro o in altri colori pastello che non risaltino eccessivamente. Molto spesso le gambe e i piedistalli di tavoli e sedie sono lavorati, ma per il resto le linee sono abbastanza semplici.
Completano sicuramente il tutto candelabri, lampadari lavorati, specchi e orologi a pendolo. Ora l’atmosfera ricercata e vecchio stile è completa!
Ci siamo permessi di menzionare e descrivere, secondo il nostro personale punto di vista, alcuni degli stili attualmente più di moda. Dato che non è affatto difficile trovare mobilio e complementi d’arredo di questo genere nei principali negozi d’arredamento, speriamo di aver fatto un minimo di chiarezza. Ma qualora i mobili in vendita non dovessero incontrare i vostri gusti, vi ricordiamo che su LocalJob potete trovare i nostri professionisti (arredatori, restauratori, falegnami) per dare una forma alle vostre idee! Al prossimo articolo!
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