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Imprenditoria femminile – numeri e motivazioni

Fare impresa o essere dipendente. Questo interrogativo attanaglia la maggior parte dei lavoratori. Secondo le ultime ricerche sembra che “fare impresa” sia in cima alle preferenze anche, e soprattutto, delle donne.

Non occorre stupirsi, quindi, scoprendo che negli ultimi 5 anni – in Italia – hanno aperto 35 mila nuove aziende di cui il 14 % guidato da under 35. Per rimanere nel territorio nazionale si registrano oltre 1 milioni di imprese “femminili” ed il numero è destinato a salire.
Inutile nascondersi: la crisi c’è e si fa sentire. Nel suo rapporto Unioncamere-Infocamere evidenzia come il mondo del lavoro continua a penalizzare le donne. Fra il 2010 e il 2015, la disoccupazione femminile è aumentata di oltre 500 mila unità.
In prima battuta si potrebbe pensare che la leva principale che spinge le donne a sviluppare attività imprenditoriali sia la crisi ma non è così, non del tutto.
Secondo una ricerca Doxa, commissionata da Groupon, realizzata su un campione di circa 800 imprese femminili, l’obiettivo principale che le imprenditrici si prefiggono prima di aprire un’attività imprenditoriale non è il guadagno bensì la realizzazione personale.
Dalla ricerca, incentrata sulle imprenditrici, emergono numeri che devono far riflettere ed incoraggiare:

  • il 46% ha un’età media di 42 anni
  • il 30% ha una laurea
  • il 58% è anche mamma
  • il 47% aveva un lavoro come dipendente

Qual è l’identikit della donna imprenditrice?

Il lavoro è fondamentale per la loro realizzazione personale (ma non solo). Esse sono estremamente gratificate nell’ essere autonome e, soprattutto, nel fare davvero quello sognavano.

Il “fenomeno” dell’imprenditoria femminile da quando si è sviluppato?

Il numero di donne che decide di avviare un’attività imprenditoriale è in crescita. Se dovessimo individuare un momento in cui questo trend è iniziato non potremmo non citare la Legge 215 del 1992, denominata “Azioni positive per l’imprenditoria femminile”, che ha dato il “via” allo sviluppo di attività lavorative femminili.
Le “imprese femminili” – in Italia – sono oltre un milione ed il numero continua a crescere. I numeri parlano da soli: tra il 2010 e il 2015 sono entrate nel mercato più di 30.000 aziende femminili. Lo sviluppo principale si è registrato soprattutto nel centro Italia anche se il meridione presenta numeri in crescita se pur con un trend più lento.

Quali sono i segreti del successo?

  • avere determinazione, flessibilità e passione per quello che si fa
  • formarsi, sempre
  • investire tempo, e se possibile denaro, in attività promozionali e di marketing
  • innovare (dare vita a nuove idee che risolvano un problema reale – l’idea è più importante del business plan)
  • trasformare i punti di debolezza in punti di forza ma riconoscere sempre i propri errori
  • creare un team con competenze diverse
  • leggere – dai libri si possono trovare insegnamenti utili per il business (avere un “book club” con il proprio team e discuterne è uno strumento utile e, soprattutto, gratuito).

Per saperne di più

La Camera di Commercio di Bologna ha organizzato la 9° edizione del seminario: “Il giro d’Italia delle donne che fanno impresa-Essere donna nel fare impresa: l’autostima e il successo”.
Il ciclo di incontri partirà il 22 novembre e toccherà 9 città italiane concludendosi il 20 dicembre a Messina.

 

Gli obiettivi sono chiari:

  • fornire strumenti formativi e informativi alle imprenditrici o potenziali tali
  • creare momenti di consenso e visibilità a supporto dell’occupazione femminile e della diffusione della cultura delle pari opportunità.

Chi sono le nostre preferite

Come vi abbiamo detto ci sono moltissime realtà, in Italia, guidate da donne. Ne conosciamo tante, non tutte.
Le nostre preferite, senza voler far torto a nessuno, sono:

  • Work Wide Women la prima piattaforma di social learning leader nella formazione femminile sulle nuove professioni legate al web e alle nuove tecnologie
  • Playground Around The Corner app che consente di trovare il parco giochi più vicino, nel più breve tempo possibile
  • FeatApp  app che ti permette di guadagnare punti convertibili in sconti facendo attività fisica
  • Idea Ginger piattaforma di crowdfounding
  • Baby Pit Stoppers piattaforma per cercare attività commerciali che ti consentano di fare certe “attività” con tuo figlio
  • Bulbo che sviluppa una tecnologia LED in grado di riprodurre lo spettro di luce ideale per seguire la crescita delle piante dal seme al frutto, in ogni luogo e stagione.