LocalJob sta per affrontare la sua più grande sfida fino adesso: si va a conquistare il mercato cileno.
Il Cile si trova in Sud America, per essere precisi a poco più di 12,000 km dall’Italia. E’ facile da localizzare su una mappa perché è quel paese lungo e stretto che occupa la maggior parte della costa occidentale sud americana che si affaccia sull’oceano Pacifico.
A differenza di quanto si pensi, il Cile è un paese latino-americano molto atipico.
Iniziando da clima, che a causa della sua posizione è molto simile a quello europeo, ovvero estati miti e inverni freddi con neve. Anche gli usi e costumi della popolazione sono molto europei: lo stile di vita è molto occidentale. Questo lo distingue molto dagli altri paesi del sud America che invece sono accomunati da tutta una serie di caratteristiche tipiche. La differenza è dovuta soprattutto al fatto che il Cile è il paese con lo stipendio medio e la qualità di vita migliori del suo continente.
Partendo da queste premesse, il Cile si rivela quindi un ottimo mercato in cui portare LocalJob. Ma quali sono i dati che ci hanno spinto ad affrontare questa nuova avventura?
Partiamo dal numero totale di micro, piccole e medio imprese. A livello mondiale il Cile con circa 993,390 imprese si piazza al 28° posto mondiale. Spostandoci però a livello sud americano, il podio è composto da Brasile, Colombia e Ecuador, seguiti subito dal Cile. Bisogna però tenere presente che questo è un numero totale e che quindi non tiene conto di una serie di fattori come grandezza del paese e popolazione.
E’ utile scendere ancora più nel particolare, mantenendo solo le micro aziende, ovvero tutte quelle con meno di 10 dipendenti e 2 milioni di fatturato annuale. Facendo questa selezione il Cile risale tre gradini a livello mondiale (30° posto) ma ne perde uno (4° posto) a livello sud americano. Questi spostamenti sono dovuti alla concentrazione cilena di microaziende rispetto al numero totale di micro, piccole e medio aziende: 77.2%. Una percentuale alta ma non particolarmente (si pensi che l’Italia supera il 90%).
A questo punto si pone un problema, non tutte le micro aziende sono artigiani. E’ necessario fare quindi una ulteriore scrematura mantenendo solamente quelle nel settore manifatturiero (come fabbri e falegnami) e dei servizi (come elettricisti e idraulici). Vengono eliminati tra gli altri i settori agricolo e alberghiero.
Seguendo questi criteri il Cile risale molto la classifica mondiale fino al 18° posto (dietro alla Malesia) e sul podio sud americano al 3° posto. Sono circa 172,00 dimostrando che il Cile è un paese idoneo a LocalJob!
Visto che ad utilizzare LocalJob sono i singoli professionisti, ci spostiamo dal numero di imprese al numero di professionisti nelle microimprese nei settori manifatturiero e dei servizi. Anche con questi parametri il popolo cileno rimane ai vertici mondiali (15° posto) e ai vertici sud americani (4° posto) con un totale di 688,000 professionisti.
Siamo arrivati abbastanza in profondità nell’analisi, manca però un ultimo fattore. Non tutti i professionisti utilizzano il telefono cellulare e internet. Incrociamo quindi il dato ottenuto precedentemente con la percentuale di penetrazione degli smartphone in Cile.
Secondo un’indagine di Google, il 91% dei cileni possiede un cellulare di cui il 39% hanno in specifico uno smartphone. Di questo 91%, il 66% utilizza internet sul proprio cellulare. Prendiamo quindi come riferimento questo ultimo dato, ovvero il 66%. Questo numero va moltiplicato per il numero che abbiamo ottenuto in precedenza: 688,000 (professionisti in microimprese nei settori manifatturiero e dei servizi). Il numero che otteniamo è detto SAM (Serviceable Addressable Market) che è la quantità di mercato raggiungibile e a cui si possono offrire i propri servizi. Grazie a questa grande penetrazione di smartphone il Cile sale fino al 10° posto mondiale e 3° in sud America con un SAM di poco più di 454,080.
Come detto in precedenza queste statistiche non tengono però conto della grandezza del paese e della popolazione. Ecco quindi due dati più interessanti da questo punto di vista.
Nel primo caso abbiamo calcolato il numero di micro, piccole e medio imprese ogni 1000 abitanti. In questo caso il Cile ne ha ben 44 ogni mille abitanti che gli permettono di occupare il 27° posto al mondo e il 3° in Sud America. Questo grande cambiamento è dovuto a due parametri utilizzati da questo ranking. Il primo è che non si contano soltanto più le microimprese, ovvero quelle con meno di 10 dipendenti, ma sono incluse anche le piccole, da 10 a 50 dipendenti, e le medio imprese, da 50 a 200. Il secondo fattore è che non è più limitato ai settori manifatturiero e dei servizi. La top 15 mondiale è composta soprattutto da paesi turistici: i loro alberghi locali e servizi per turisti sono molto numerosi.
Un ultimo indicatore è la percentuale di impiego nelle micro, piccole e medio imprese rispetto all’impiego totale. Rispetto al dato precedente la classifica si muove poco. Il Cile è 23° a livello mondiale e 3° in sud America con una percentuale del 60.8%
Noi abbiamo già fatto le valigie. Pronti ad esplorare nuove aree del mondo mantenendo le nostre radici italiane ben salde nella torrida Bologna. Voi dove passerete l’estate? 😉