E’ arrivato venerdì… e puntualmente rieccoci anche questa settimana con una nuova intervista. Oggi parliamo con Andrea.. Vediamo se riusciamo a scoprire qualche particolare interessante! Iniziamo.
Nome?
Andrea Lugli.
Età?
Il giorno in cui sarà pubblicata questa “intervista” dovrei averne ancora 27.
Di dove sei?
Sono nato e ho vissuto molti anni in Veneto, ma poi mi sono spostato tra Friuli e Germania. Ora sono da ormai 8 anni un cittadino bolognese.
Hai un sogno/una aspirazione particolare?
Il mio sogno è quello che si sta avverando: costruire una azienda solida e che possa vivere nel tempo. Alcuni potrebbero dire di fare startup solo per cercare exit o vendite milionarie. Io e il mio team, sin dall’inizio, siamo stati più interessati a costruire qualcosa di concreto e di duraturo, una azienda in cui poter lavorare e crescere assieme ai nostri dipendenti. Se questo si avverasse e se fra 10 anni fossi ancora parte di SocialCities (l’azienda di LocalJob), potrei dire di aver realizzato almeno questo piccolo grande sogno.
Ci racconti un episodio imbarazzante della tua vita?
Mi capita spesso di salutare persone che non conosco, o di non riconoscere persone che invece dovrei conoscere. Ho un problema anche col ricordare i nomi… e questo, soprattutto per il lavoro che faccio, porta ad una lista infinita di figuracce e momenti di imbarazzo! Ovviamente ci sono episodi molto più imbarazzanti, ma sulla linea di Alessandro e la sua precedente intervista, dirò anch’io un “no comment”. 😛
Concediamo anche te il “no comment” allora! E per quanto riguarda LocalJob, ci racconti chi sei per l’azienda e cosa fai?
In lingua inglese sarei il CEO, in italiano l’amministratore delegato. Il mio ruolo è tenere unito il team e spingere tutti nella stessa direzione e visione del progetto, oltre che essere l’unica persona legalmente responsabile per quello che succede!
Qual è la cosa che preferisci di LocalJob?
LocalJob è nato da una esigenza vera mia e di Riccardo. Da studenti abbiamo avuto modo di sperimentare sulla nostra pelle lo stress e la fatica dei traslochi e i mille problemi che le case nuove portano con se. Ogni giorno vediamo persone reali risolvere i loro problemi più facilmente e velocemente con i nostri strumenti e questo è il motivo per cui sappiamo di essere sulla strada giusta e di doverci impegnare sempre di più per offrire, giorno dopo giorno, un prodotto sempre migliore e sempre più vicino alle esigenze dei nostri utenti.
Cosa fai quando non lavori? Qualche hobby, qualche passione?
Lavoro troppo. Quando non lavoro però sono un appassionato di cinema, libri e politica. Amo Bologna ed esplorarne i colli. Amo anche viaggiare (e lo dimostra il mio ultimo anno a cavallo fra Italia, Cile e Stati Uniti).
E per finire, come chiesto a tutti: quale frase/motto ti rappresenta e perchè?
Le frasi che sento vicino e che mi rappresentano sono in realtà due citazioni.
La prima è una citazione di una delle persone che ho più stimato nel mio precedente lavoro. Si occupava del controllo qualità di tutti i prodotti e servizi della società e concludeva ogni singola email con “Miglioramento continuo. Operosa speranza. Ad maiora”.
La seconda è invece una frase che mi sono quasi tatuato: “Who we are is but a stepping stone to what we can become” ed è invece la mia chiusura delle email. 🙂
Grazie Andrea per averci parlato di te. Alla prossima!