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Come funzionano le pensioni per un libero professionista

Sei un libero professionista? Ecco qualche dettaglio sui fondi pensionistici e in quale misura un libero professionista ha diritto alla sua pensione.


Se sei un libero professionista, per il tuo diritto alla pensione devi fare riferimento a diversi enti previdenziali a seconda della tua condizione e del tuo reddito. Questi servono ad avvalersi di alcune agevolazioni per il fondo pensionistico e sono monitorati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Uno dei maggiori benefici fiscali a cui devi ambire se sei un libero professionista riguarda la rimozione sul reddito totale che ha un limite massimo pari al 12% dell’importo totale. La recente legge finanziaria n. 122 del 2010 ha modificato il periodo di decorrenza portandolo ad un minimo di 18 mesi costringendo il lavoratore autonomo a proseguire il suo lavoro per un ulteriore anno.

Pensione per un libero professionista.

 

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Come muoversi per ottenerla?

Innanzitutto, bisogna sapere che c’è una differenza sostanziale tra i professionisti iscritti agli Albi e quelli non iscritti. Per i primi basterà iscriversi alle Casse di previdenza apposite a cui poi versare i propri contributi. Se non sei iscritto a nessun albo, ma lavori come libero professionista, non avendo delle casse autonome dovrai ricorrere alla Gestione separata dell’Inps e attuare le varie pratiche che ti porteranno a concorrere al riscatto della pensione.

Qualsiasi sia l’ambito di pertinenza, gli enti a cui si è fatto riferimento dovranno provvedere al sostentamento della tua pensione, impegnandosi a pagarla a tempo debito, e a coprire tutte le altre eventuali spese riguardanti i servizi aggiuntivi come gli assegni di maternità, la copertura sanitaria, quelli familiari e relativi alla disoccupazione.

Come si deve provvedere alla propria pensione?

Inoltre, per far sì che la tua pensione sia abbastanza consistente, dovrai versare con scadenza annuale ulteriori contributi alle casse di previdenza a cui fai riferimento, sempre calcolati in base al reddito, in modo tale da aumentare la sostanza dell’importo che ti verrà versato una volta che andrai in pensione. Oltre questi contributi, dovrai aumentare il tuo sostentamento versando ulteriori quote destinate ad altri servizi e ad altre spese, come ad esempio quella relativa alla maternità.