La commissione europea ha pubblicato il rapporto sulla formazione relativa ai refrigeranti alternativi. Vi spieghiamo tutte le novità.

Quali sono le normative volte a tutelare il clima? Quali tipologia di refrigeranti dovrebbero essere utilizzati per non aumentare l’effetto serra? Le tecnologie rispettose del clima che tipo di normative devono seguire? Che tipo di formazione devono avere i tecnici ed il personale che lavora quotidianamente con le varie tipologie di refrigeranti?
La Commissione Europea il 30 novembre ha emanato un documento relativo alla formazione del personale addetto all’assistenza delle tecnologie rispettose del clima. Nel documento viene menzionata la collaborazione con AREA, associazione dei tecnici europei del freddo, considerata un modello da seguire per le sue guide sui refrigeranti alternativi.

Vi abbiamo sintetizzato alcuni importanti passaggi del documento della Commissione Europea che indica la strada da seguire.

• La commissione ha deciso di non varare nuove iniziative a livello europeo poiché la normativa dell’UE appare appropriata

• Sono state, invece, riscontrate carenze a livello di strutture di formazione e di personale qualificato. Si è reso necessario, quindi, impegnarsi per garantire una formazione in grado di assecondare la domanda futura. Per questo motivo la Commissione ha già incluso la formazione all’interno del programma Life (strumento di finanziamento dell’UE per le azioni in materia di ambiente e clima).

• Le autorità competenti locali sono chiamate ad intervenire. Investire in strutture di formazione, sfruttando anche i programmi di finanziamento disponibili, appare una delle indicazioni principali. Collaborare con associazioni – università – centri di formazione professionale è, secondo il documento, l’unico modo per far accrescere la consapevolezza in relazione alle norme esistenti.

Considerando la notevole importante del problema ed il riscontro mediatico che ha avuto e che avrà, vi terremo aggiornati circa i nuovi risvolti.