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Come scegliere il miglior notebook professionale per lavorare da casa.

Il mondo del lavoro negli ultimi anni è profondamente cambiato e sempre più persone si sono creati una loro attività da svolgere direttamente a casa come blogger, videomaker, influencer, gestori di siti e-commerce ecc.


La principale caratteristica dei notebook è la loro estrema compattezza, grazie alla quale possono essere spostati da una stanza all’altra della casa senza problemi. Un altro requisito importante da valutare è la durata della batteria, che deve garantire una lunga autonomia senza la necessità di caricare continuamente il dispositivo. Per conoscere come scegliere il miglior notebook professionale continua a leggere i prossimi paragrafi, in cui ti spiego quali sono le altre principali caratteristiche da tenere a mente.

 

Le varie tipologie di notebook

Prima di analizzare le caratteristiche è opportuno concentrarsi sulle varie tipologie di questo dispositivo, di cui se ne possono individuare 5: ultrabook, notebook generici, notebook 2-in-1, workstation portatili e notebook “ruggedized”.

Gli ultrabooksono sottili, leggeri e caratterizzati da un’autonomia molto elevata. Le dimensioni dello schermo variano da 11 a 15 pollici, ma i modelli più diffusi sono quelli da 13-14 pollici. Sono computer portabili abbastanza costosi ma assicurano resistenza, praticità di trasporto e un’ottima produttività.

I notebook generici sono più economici ma allo stesso tempo più pesanti ed ingombranti, quindi risultano indicati per chi lavora in maniera stabile sempre alla stessa postazione. In compenso garantiscono una maggiore potenza poiché possono ospitare schede grafiche più performanti.

I notebook 2-in-1 sono dei dispositivi versatili capaci all’occorrenza di trasformarsi da pc a tablet e viceversa. Ne è un esempio perfetto l’ASUS Transformer T101HA-GR040T Z8350 4Gb 64Gb Emmc 10,1″ Windows 10, uno dei convertibili più apprezzati nel suo segmento di mercato.

Le workstation portatili sono molto potenti e generalmente hanno schermi molto grandi. Questi modelli sono l’ideale per chi si occupa di progettazione 3D, rendering ed editing video. Non hanno nella trasportabilità il loro pregio migliore e dispongono di una batteria piuttosto limitata.

I notebook “ruggedized”infine sono indicati prevalentemente per chi opera in condizioni ambientali estreme come cantine, officine, cantieri, barche ecc. Sono molto più resistenti ad urti, cadute e scossoni ma hanno prezzi decisamente elevati.

 

Le caratteristiche tecniche di un notebook professionale

In base allo spazio a propria disposizione una delle principali caratteristiche da considerare è rappresentata dalle dimensioni. I modelli più economici in genere hanno 15 pollici di diagonale, mentre quelli da 13 o 14 pollici offrono il miglior compromesso tra portabilità ed usabilità.

Il pesoda scegliere dipende dalla frequenza con cui si sposta il notebook da una stanza all’altra per il proprio lavoro. Le workstation portatili ed i notebook “rugged” superano facilmente i 4 chili, i notebook generici si attestano sui 2 chili e gli ultrabook ed i notebook 2-in-1 possono avere un peso inferiore al chilo.

Una maggiore risoluzione dello schermo garantisce una migliore visibilità degli elementi, un aspetto che può interessare soprattutto i fotografi ed i grafici pubblicitari che lavorano con Photoshop o con altri programmi simili. Per prestazioni sufficienti ti consiglio di optare almeno per una risoluzione Full HD (1920×1080).

Un altro aspetto da valutare attentamente è l’autonomia che dipende dalla batteria. Alcuni modelli assicurano un’autonomia da 5 ore e sono più economici, altri durano fino a 10 ore ma sono più costosi. Devi valutare l’utilizzo medio quotidiano che ne fai per scegliere il notebook più indicato per le tue esigenze.

Infine bisogna considerare i sistemi operativi disponibili per un notebook: Windows, macOS e Linux. Oltre alle specifiche caratteristiche dei sistemi operativi bisogna valutare anche i costi relativi all’assistenza. I notebook Apple ad esempio hanno un prezzo maggiore, ampiamente ripagato però da un servizio di assistenza molto più rapido rispetto a Windows. I notebook che montano Linux sono più economici, ma per l’assistenza bisogna ricorrere a servizi più specifici e difficile da reperire, di conseguenza anche più costosi.