Ami mangiare, provare, assaggiare sempre cose nuove, spostarti e viaggiare? Esiste il lavoro da sogno che fa per te: il critico culinario.
Chi non ama l’idea di essere pagato per girare ristoranti, trattorie, pub e altri luoghi in cui mangiare e gustare diverse pietanze e ricette, provando tutto quello che si desidera?
Quella del critico culinario è un’attività lavorativa a tutti gli effetti ed è considerata un vero e proprio lavoro da sogno.
Il critico culinario
Se ti stai domandando nello specifico in cosa consiste fare il critico culinario, è facile: chi svolge questo lavoro dovrà girare una serie di locali di ristorazione, seguendo una scaletta ben precisa e studiata in base a tipologie di offerte, servizio, costi e location, sedersi a tavola come un normale cliente e ordinare quello che desidera dal menù.
Preferibilmente deve essere un pasto completo: antipasto, primo, secondo , contorno e dolce. Al termine del pasto dovrà compilare una scheda tecnica, in cui indicherà una serie di caratteristiche qualitative di ciò che ha mangiato.
E’ una figura lavorativa molto richiesta, soprattutto dalle guide in cui sono indicati i migliori luoghi dove mangiare, come quella più rinomata, la Michelin. Chiaramente stiamo parlando di recensioni di ristoranti stellati o comunque di alto livello.
Il critico culinario comunque è un lavoro richiesto, soprattutto negli ultimi tempi, in cui sono diventati molto di moda gli show legati alla cucina.
I requisiti indispensabili
Ovviamente, come in ogni attività lavorativa che si rispetti, sono diversi i requisiti che servono per accedere alle selezioni. Oltre a quelli standard, legati alla valutazione della serietà della persona, della predisposizione a portare a termine un progetto, diploma di scuola superiore e precedenti esperienze lavorative, sono richieste altre skills che potrebbero poi diventare il requisito preferenziale grazie al quale venire selezionati. Tra questi ci sono esperienze lavorative nello stesso ruolo, esperienze nel settore della cucina, conoscenza approfondita degli alimenti e possono essere un valore aggiunto avere il certificato da sommelier, uno da cuoco e qualsiasi attestato che garantisca lo studio e l’esperienza nel settore enogastronomico.
Potrebbe essere richiesta anche una buona dizione e una bella presenza.
La persona che diventerà critico culinario dovrà conservare chiaramente l’anonimato per non rischiare di essere riconosciuta quando entrerà in un ristorante da recensire, contaminando così il risultato.Una soluzione, ad esempio, è prenotare con un nome sempre diverso.
Ci sono moltissime persone che svolgono questo lavoro e raccontano di amarlo e di farlo con grande impegno e dedizione. Lorenzo Sandano, giovane critico culinario, ha raccontato che preferisce andare in compagnia per non dare troppo nell’occhio: “Di solito vado con la mia ragazza e cerco di segnarmi tutte le cose che ritengo più importanti sul cellulare, così da non farmi notare”. Insomma, quando si dice lavorare con gusto.