Per travel blogger si fa riferimento a un viaggiatore o viaggiatrice che, per lavoro o per passione (o tutte e due le cose messe insieme) crea e condivide sul web contenuti dei propri viaggi.
Non si tratta semplicemente di spostarsi all’altra del globo terrestre, ma di saper veicolare le giuste emozioni ai propri fan.
Quindi, essere un travel blogger non significa essere (banalmente) un ‘turista da villaggio turistico’ ma un viaggiatore o viaggiatrice capace di immergersi a 360° nella vita, cultura, usanze, cucina di un luogo e di un popolo, capace di trasmettere, con il proprio diario sul web: storie, racconti, suggerimenti, consigli in grado di emozionare.
I requisiti giusti
Fiducia in se stessi, una grande convinzione e un approccio da ‘self-made’ sono gli ingredienti giusti per far diventare quello che, molto spesso, inizia come un semplice hobby personale in un’occasione di lavoro.
Bisogna saper trasformare qualsiasi viaggio in un’esperienza indimenticabile, guardando le cose con uno sguardo diverso.
La carta vincente: i social?
Una volta c’erano penna e taccuino, oggi ci sono i social network.
Questo non significa che la tecnica giusta sia quella di condividere selfie o bombardare di contenuti senza una strategia alle spalle, così facendo si uccide il vero senso del viaggio e quello che si vorrebbe far provare ai propri follower. E’ importante saper condividere i giusti momenti del viaggio, creando engagement con i propri follower.
Sfruttare al massimo il web
Al di là del viaggio vero e proprio, per avere successo in questo lavoro bisogna fare affidamento ad uno strumento veramente potente: il blog.
Per creare un blog (e potersi così affermare come travel blogger) occorre avere competenze tecniche in modo da raggiungere il proprio pubblico.
Quali sono le capacità richieste?
- ottima capacità di scrittura sul web,
- ottima conoscenza di plug-in e tecniche SEO
- ottimo uso dei vari canali social
Attenzione alla concorrenza
La concorrenza, diciamolo subito, è spietata e agguerrita.
In questo mondo tutti sono contro tutti e le condivisioni tra blogger non funzionano, anzi.
Sarebbe opportuno quindi, se si decide di intraprendere questa avventura, viaggiare da soli e crearsi un programma tarato su di sé, per riuscire ad assaporare l’esperienza seguendo il proprio passo e i propri tempi.
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