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Allevare gli animali da cortile, un nostalgico ritorno alla natura.

Sempre più persone vivono ormai un ritorno alla terra, inteso come ritorno alle origini e alle tradizioni che hanno costituito e accresciuto la nostra cultura. Tra queste possiamo evidenziare il sempre più folto gruppo di giardinieri e ortolani fai da te, gli agricoltori della domenica e gli allevatori da giardino.


Gli animali da cortile

Distinguiamo gli animali da cortile da quelli che possiamo tenere in casa e che chiamiamo domestici, ovvero cani e gatti, uccelli vari e talvolta conigli. Gli animali da cortile sono invece tutti quelli di piccola taglia che offrono un sostentamento per l’uomo e, pertanto parliamo di galline e conigli, oche e anatre, tacchino e perché no, il pavone, anche a scopo decorativo (le sue carni erano considerate un piatto pregiato).

Gli scopi di questo ritorno all’allevamento sono molto diversi ma il più tradizionale resta quello di allevare per poi avere un prodotto naturale e biologico da consumare.

Non menzioneremo in questo articolo tutto ciò che concerne gli animali da fattoria come maiale, asino, mucca o cavallo, per i quali c’è bisogno di più spazio e le normative statali e igieniche sulle stalle sono ben diverse.

Gli animali da cortile di cui parleremo in questo articolo, possono essere tenuti sia in gabbia che liberi, l’importante è che l’area sia ben recintata e protetta sia da eventuali fughe, sia dai possibili pericoli provenienti dai predatori.

 

Normativa vigente sugli animali da cortile

La regolamentazione sulla detenzione e l’allevamento di animali da cortile è molto precisa e vincolante, pensa il sequestro degli animali. Le regolamentazioni in materia si basano su direttive nazionali ma sono normative comunali, quindi variano di paese in paese e variano anche a seconda dello scopo della detenzione di tali animali.

Le galline, ad esempio, possono essere tenute in numero massimo di 250 esemplari, sempre considerandolo ad uso e consumo personale, ovvero senza essere considerato attività imprenditoriale. Naturalmente il numero massimo varia in base allo spazio di cui si può disporre, alla distanza che bisogna tenere dalla proprietà dei vicini.

Per quanto riguarda la salute degli animali, vanno tenute presenti sia le normative comunali, sia le leggi nazionali che riguardano anche l’igiene e le condizioni di detenzione delle singole specie.

 

Iniziare un allevamento di animali da cortile

Allevare animali da cortile è più articolato di quello che può sembrare, ma può essere sempre considerata un’attività da intraprendere come hobby e non per forza come impegno lavorativo. Con pochi esemplari, un allevamento non richiederà più di 15 minuti al giorno, senza contare manutenzione straordinaria e pulizia settimanale.

Un’ottima guida trovata sul web è quella che abbiamo trovato su www.faidateingiardino.com, dove c’è tutto su come avviare e portare avanti un allevamento di galline ovaiole.

Qualsiasi animale da cortile ha bisogno di uno spazio in cui poter vivere di giorno e uno dove potersi ricoverare di notte. Lo spazio per il giorno deve essere assolato ma deve avere comunque una zona di ombra nel caso faccia troppo caldo, deve essere poi recintato, in modo da prevenire le fughe esplorative dei nostri animali ma anche le eventuali incursioni esterne di predatori. Lo spazio per la notte deve essere facilmente accessibile ai nostri animali e deve essere ben riparato. Questa parte del nostro allevamento fungerà anche da riparo in caso di pioggia o neve.

All’interno di un allevamento non deve mai mancare l’acqua fresca e il cibo. Il discorso del cibo è molto articolato in quanto dipende da che tipo di allevamento vogliamo impostare e quanto biologico vogliamo che esso sia.