Lavorare-legno.png

Lavorare il legno: 6 buoni motivi per cominciare

C’è chi lo fa per mestiere e chi per hobby, ma una cosa è certa: lavorare il legno è una delle arti più antiche e tradizionali al mondo. La lavorazione di questo materiale si presta a tante idee, da quella di riportare alla luce un antico mobile alla creazione di sculture.


Molti di noi fanno una vita sedentaria, passando la giornata lavorativa davanti ad un PC. Avere un passatempo che faccia riscoprire le attività manuali può aiutarci a combattere la pigrizia e scoprire un talento nascosto.

La lavorazione del legno è un ottimo modo per risvegliare la voglia di creare con le proprie mani, attraverso un’esperienza piacevole e soddisfacente. Riscoprire questo antica attività manuale ci offre l’opportunità di fare una pausa, cimentandosi con qualcosa di inusuale dai soliti passatempi contemporanei e ridurre lo stress.

Lo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi dell’Università di Chicago spiega nel suo libro Flow: La psicologia della esperienza ottimale  che esistono motivazioni reali, clinicamente verificabili, per cui  la lavorazione del legno (e più in generale i lavori manuali) rende felici. Vediamo questi 6 benefici che possiamo avere lavorando del legno.

1) Impegnativo senza esagerare

Lavorare il legno è sicuramente un compito impegnativo, ma può portare a degli ottimi risultati. Non è abbastanza semplice da diventare noiosa e non è troppo complicata da creare ansia. Lavorare il legno ti fa tirare fuori la parte creativa che è dentro di te, permette di ritrovare un po’ di pace e capire che ogni errore compiuto apre a nuove possibilità.

2) Fusione tra azione e consapevolezza

È un tipo di lavorazione che si svolge singolarmente, rendendoti consapevole delle azioni che vai ad applicare sul materiale. Al tempo stesso questa solitudine è un’importante fase del processo di lavorazione del legno, facendo fuoriuscire delle parti inesplorate di te.

 

falegnameria

 

3) Obiettivi chiari

Prima di iniziare una lavorazione con il legno bisogna capire esattamente cosa si vuole costruire, ed immaginare come sarà il risultato finale. Senza dimenticare che le opere migliori sono frutto del caso.

4) Riscontro immediato

Si comprende da subito quello che si sta facendo, senza dover aspettare il termine della lavorazione. Ad esempio un incastro o funziona o non funziona, non ci sono terze possibilità.

5) Alterato senso del tempo.

Quando si lavora il legno, difficilmente si conserva la reale consapevolezza di quanto tempo sia passato fino a quando non veniamo interrotti. In altre parole si entra in uno stato di meditazione. In questo modo la maggior parte degli oggetti che generalmente ci distraggono (ad esempio gli smartphone) finiscono con il passare in secondo piano.

6) Concentrazione

C’è bisogno di un elevato grado di concentrazione quando si lavora il legno. Senza dimenticare che l’utilizzo di lime, scalpelli, sgorbie, carte abrasive, seghetti alternativi, avvitatori e altri utensili posso diventare pericolosi se usati con distrazione.

 

Stai già pensando di iniziare un lavoro di falegnameria? Leggi il nostro articolo per scegliere lo scalpello adatto al tipo di lavorazione 

 

Ci sono anche altri elementi che rendono il lavoro manuale un’esperienza godibile, ma non c’è neanche bisogno di elencarli tutti per poter affermare che lavorare il legno sia piacevole e soddisfacente.

E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere in un commento.