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Lo Scrivano

Lo scrivano, professione di fondamentale importanza fino a pochi secoli fa. E oggi?


Ripercorriamo un po’ di storia insieme…

La prima guerra mondiale ha portato con sé un nuovo potentissimo strumento: la macchina da scrivere. Prima di quel periodo penna e calamaio erano gli unici strumenti a disposizione.

Lo scrivano, nella società di un tempo, era colui che proveniva da un ceto medio-alto ed esercitava un lavoro remunerativo e considerato di prestigio. Si occupava di copiare lettere, atti notarili, registri contabili e tutto quello che poteva produrre un’amministrazione, sia pubblica che privata.

Era una figura molto importante in quegli anni: l’istruzione non era ancora diventata obbligatoria e per questo molte persone – che erano e non, in grado di saper leggere e scrivere – si rivolgevano a lui per scrivere o ricopiare dei documenti.

E oggi?

Pensateci bene, quanti di voi scrivono ancora a mano testi che non comprendano il semplice “prendere appunti” per una verifica o un esame universitario?

La realtà dei fatti è che pochi di noi utilizzano ancora gli strumenti dello scrivano per scrivere, che si tratti di una poesia o di un articolo di giornale.

Personal computer, smartphone e ipad hanno definitivamente preso il sopravvento, portando al mutamento di alcuni mestieri se non, in certi casi, all’estinzione di veri e propri lavori comuni dell’antichità.

È il caso del mestiere dello scrivano, fondamentale in passato per lo sviluppo dell’umanità ed oggi un autentico ricordo.

Occorre però ricordare una cosa, se la conoscenza si è diffusa ai posteri dall’antichità sino ai giorni nostri non è certo merito dei Big Data e dei Pc. Per cui attenzione a dare per spacciati questi grandi professionisti del passato…