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In Svezia, con una nuova legge, si tutela il lavoro artigiano ed i consumi

In Svezia, per diminuire consumi e rifiuti e per non far morire lavoro artigiano, chi ripara elettrodomestici ed oggetti pagherà solo il 12% di Iva.

La Svezia si dimostra, ancora una volta, all’ avanguardia in tema di ecologia e ti tutela del lavoro artigiano.
Il Ministro delle Finanze Per Bolund ha inserito nella Finanziaria una proposta di legge per far diminuire la pressione fiscale per chi decide di riparare elettrodomestici, o oggetti, invece di buttarli. Non bisogna farsi ingannare: i diretti interessati a questa legge non sono esclusivamente i consumatori ma anche, e sopratutto, gli artigiani chiamati a riparare gli oggetti che invece sarebbe finiti nei cassonetti.
Spesso ci si trova di fronte ad una scelta: buttare l’oggetto guasto e comprarne uno nuovo o ripararlo? Il riacquisto a volte è molto più economico e questo porta allo spreco ecologico ed alla progressiva cessazione di mestieri “antichi” quali il calzolaio o l’artigiano.
Ed ecco l’intervento strategico del Governo svedese: una detassazione sulle riparazioni. I consumatori, in questo modo, sono più incentivati a riparare gli oggetti e conseguentemente a dare lavoro agli artigiani.
Secondo recenti studi del Governo svedese il business delle riparazioni potrà inizialmente non far cessare attività e lavori artigiani e, successivamente, creare nuovi posti di lavoro e nuove imprese.

Ma in Italia?

Non si è ancora vista, nel nostro paese, una simili iniziativa volta a tutelare ambiente, consumi ed artigiani. Un delle poche iniziative, in tal senso, è apparsa nelle province autonome di Trento e Bolzano dove chi produce meno rifiuti paga meno tasse.